È la parte della macchina più esposta al contatto con altri veicoli nelle manovre o durante qualche percorso cittadino nei vicoli, da qui ne deriva appunto il nome. Generalmente fino agli anni ’70 erano di ferro e visibilmente sporgenti alla carrozzeria della macchina. Erano anche meno efficaci contro gli urti, per cui in seguito e anche grazi ai crashtest furono adottati quelli in plastica, prima neutri e poi verniciati.
Oggi non si distingue più il paraurti dalla carrozzeria, in pratica sono il proseguimento della stessa e oltretutto verniciati dello stesso colore, resta comunque la funzione principale che è quella di attutire i colpi lasciando quanto più possibile integra la carrozzeria.
Il deterioramento dei paraurti
Ogni auto in base al percorso e all’abilità del guidatore, ha una durata generale, questo vale anche per il paraurti, che spesso è più mal ridotto dell’auto e in molti casi si deve sostituire per un eccesso di “lavoro”. Quando necessario quindi occorre sostituire o nei casi migliori riparare o riverniciare sia quello anteriore sia quello posteriore, in molte altre circostanze è obbligatoria la sostituzione del pezzo intero di una o dell’altra parte perché spaccato, in questi casi non ci sono alternative.
Ovviamente questa parte dell’auto è molto importante, per cui mantenerla in buona efficienza vuol dire poter contare sul dispositivo in caso di urto ma cosa altrettanto importante, se è ben mantenuto, questo farà aumentare il valore dell’auto al momento della vendita. Se non altro vendere la macchina in buone condizioni offre almeno un vantaggio economico!
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